La vulvodinia è un disturbo caratterizzato da una sensazione di dolore e di bruciore nell’area vulvare pur in assenza di lesioni cliniche visibili. Se questa condizione non è estesa all’intera vulva ma solo al vestibolo si parla di vestibulodinia, quando il dolore si concentra sul clitoride si parla di clitoridodinia.
Il dolore può essere spontaneo oppure provocato da un contatto (rapporto sessuale, indumenti stretti, assorbenti) o da banali movimenti come sedersi o accavallare le gambe. Spesso può essere presente in modo continuativo per l’intera giornata. La vulvodinia colpisce dall’adolescenza alla menopausa.
Il disturbo può avere molte cause spesso tra loro interagenti, il che contribuisce ad aggravare la sintomatologia. La paziente riferisce l’esordio dei disturbi in seguito a ripetute infezioni da candida o in seguito a traumi fisici (episiotomia, lacerazioni, trauma ostetrici); talora, in seguito a rapporti sessuali non desiderati, dolorosi e in assenza di lubrificazione, o dopo un trauma psicologico.